Scuola Digitale

Piano Nazionale Scuola Digitale

La formazione dei docenti

Se alla domanda “Si può correre un Gran Premio automobilistico nel corridoio di una scuola?” doveste rispondere “Certo che no!”, è solo perchè non avete partecipato alla lezione conclusiva del corso di Riconnessioni su “Pensiero computazionale”  tenutasi sabato 27 gennaio 2018 alla scuola Collodi. Ebbene, vi siete persi proprio un “evento”: avreste visto venticinque maestre, reduci da due incontri laboratoriali sul Coding plugged e unplugged, che, suddivise in squadre si sono sfidate a colpi di settaggi e personalizzazioni delle vetture al limite del maniacale su un tracciato impegnativo almeno quanto l’attività di programmazione con mBlock.

Non sono mancati applausi e risate, che - va detto per onestà - sono stati il vero carburante dell’iniziativa. Ad onor di cronaca, e delle concorrenti, bisogna inoltre sottolineare come il contesto abbia fatto emergere nelle docenti un insospettabile spirito competitivo e la rara capacità di giocare “sul serio” proprio come solo i bimbi sanno fare...Forse è proprio per questo che sono brave nel loro mestiere!

Il tutto è avvenuto sotto l’attenta e professionalissima regia di due direttori di gara (qui anche in veste di fornitori di mezzi e competenze), Veronica Ruberti e Flavio Renga, guest star d’eccezione di rara simpatia e disponibilità, presi in prestito dal team Riconnessioni e restituiti proprio malincuore!  

All’uscita  dal circuito, senza voce e con i palmi surriscaldati, già si pensava, riuniti in capannelli,  a come ciascuno nella propria scuderia avrebbe potuto introdurre questo nuovo modo di allenare il “pensiero computazionale” delle giovani promesse: è ormai assodato che queste attività, proprio perché ludiche, motivanti, assolutamente trasversali e prive di “etichette disciplinari” costituiscono un valore aggiunto per acquisire competenze in gare future (non si sa mai ...nella vita?).

 

Dunque, si può correre un Gran Premio automobilistico nel corridoio di una scuola?

La risposta ovviamente è sì, ma servono le persone giuste.

E noi le abbiamo avute!

Grazie di cuore a tutti

Antonella Giorgio ed Elena Reggio